Titolo: Pancakes
Autore: Magicamente me!
Genere: Commedia, Romantico, Fluff (<-no, non è un'illusione ottica, non c'è davvero scritto Angst, lo so che sembra impossibile xD)
Avvertimenti: Flashfic.
Rating: Verdissimo.
Note: Dal post di Jared sui pancakes che cucinerà nel prossimo VyRt o come accidemboli si scrive.
-Pancakes? Sul serio?-
Jared sorrise, davanti allo schermo del computer, per poi voltarsi leggermente: -Credevo dormissi.-
-Mi ha svegliato tutto il casino che fa quel mantice del tuo computer.- Colin gli baciò delicatamente le labbra, appoggiato con entrambe le mani allo schienale della sua sedia: -Allora, cucinerai davvero dei pancakes in diretta mondiale?- disse curioso, affondando il viso tra i suoi capelli.
Jared ridacchiò ancora stringendosi nelle spalle: -Perché no?-
-Credevo cucinassi solo per me.- la voce dell’irlandese si abbassò di alcune ottave e Jared sentì un brivido corrergli lungo la schiena.
-Cucinare per te? E quando mai? Prendi d’asporto tutte le tue schifezze da carnivoro.- rispose, passandosi l’indice sul naso, per poi tornare a scrivere sulla tastiera del pc.
Colin gli baciò la nuca, tirandosi su con un sorriso, per poi uscire dalla stanza.
Jared lasciò andare un profondo sospiro, sorridendo leggermente prima di cliccare sul tasto di invio e abbandonarsi contro lo schienale della sedia, passandosi una mano sul collo e guardandosi intorno. Ormai aveva l’intera casa tutta per sé. Shannon era in Europa e quando fosse tornato non avrebbe comunque più abitato lì. Un velo di malinconia gli colorò lo sguardo per un istante.
-Leto!- sentì un ruggito dall’altra parte della casa.
Girò gli occhi e si alzò, uscendo dalla stanza e affacciandosi dalla balaustra delle scale, appoggiando gli avambracci alla ringhiera di ferro scuro: -Sì, amore?- rispose sarcastico, calcando il tono sul nomignolo.
-Non c’è niente di commestibile qui!-
Jared sorrise divertito, rassegnandosi a scendere le scale e a raggiungere quel dannato irlandese: -Sai, Colin, è pieno di roba commestibile in cucina, basta aprire gli sportelli giusti.- disse entrando nella stanza.
Colin era appoggiato al frigorifero aperto e studiava con le sopracciglia aggrottate il suo contenuto: -Latte di soia al cioccolato, Jared? Mi prendi in giro?-
Lui sospirò esasperato, affiancandoglisi: -E anche tofu, patate dolci e margarina; la gente li mangia da migliaia di anni.-
-Forse ti daranno un programma televisivo sulla cucina vegana, Leto; ammettilo, è quello che stai cercando di ottenere.-
Si guardarono un lungo istante prima di scoppiare a ridere contemporaneamente. Il bacio che seguì fu lungo e languido, come se avessero avuto tutto il tempo del mondo; e lo avevano, almeno in quel momento, in quel singolo frammento di mattina, tutti i problemi, tutte le complicazioni, tutte le difficoltà che giornalmente erano costretti ad affrontare, non erano altro che qualcosa di chiuso fuori dalla porta, qualcosa che poteva aspettare.
-Allora, Farrell…- sussurrò Jared contro lo sue labbra, giocherellando con una ciocca dei suoi capelli: -che ne diresti se impastassimo insieme quei pancakes?-
