CITY LIGHTS - Capitolo 10

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walkonthemoon
view post Posted on 9/5/2013, 16:16




Ecco pubblicato il decimo capitolo, quello della svolta decisiva... tuttavia non sono molto contenta del risultato, quindi mi scuso in partenza :(
Comunque, se ci riuscite, buona lettura



CITY LIGHTS

Capitolo 10




“Te lo avevo detto che quel divano è un inferno.”
Jared dopo aver annuito, accennò appena un sorriso e si avvicinò sempre più al volto di Colin.
Colin lo afferrò per il collo, le loro labbra si scontrarono, così come il loro caldo respiro.
Jared non aprì la bocca, perciò Colin poté assaggiare soltanto le sue dolci labbra, e continuò a leccarle delicatamente mentre lo tirava tra le sue braccia portandolo sul letto. Era così strano, irreale, avere quel corpo vicino al suo, sentire il leggero profumo del sapone e di qualcos’altro che non riusciva ad identificare. Voleva rotolare con Jared nel letto per finire sopra di lui, ma quest’ultimo si ritrasse mentre gli sfilava i boxer. Strisciò lentamente verso il basso, prese i boxer e gli lanciò per terra. Quando Jared si tolse anche i suoi, Colin aprì le braccia per richiamarlo, ma a quel punto si distese a pancia in giù, accanto a lui.
Girò la testa verso Colin e disse sorridendo “ Su, andiamo…”
Colin sbuffò un po’ irritato, e si posizionò sopra di lui, sistemandosi tra le gambe già prontamente aperte. Quando le mani di Colin accarezzarono la sua schiena risalendo su lentamente, spingendo via la sua maglia, Jared lo bloccò “Lascia stare.”
Colin fece una smorfia, si sentì come uno stupido in quel momento. Sembrava che Jared si rifiutasse di farsi toccare in qualsiasi modo, e per qualche ragione era dannatamente irritante per lui.
Sospirò, si allungò per raggiungere il cassetto del comodino, dal quale prese un preservativo ed il lubrificante. Beh, era già abbastanza dura vedere Jared sdraiato di fronte a lui, così disponibile, ma in realtà non era quello che aveva immaginato. ‘Perché aveva immaginato tutto nei dettagli?’
C’erano state delle fantasie, sì, ma non erano state proprio così. Ad ogni modo, stava per succedere ora, e se a Jared piaceva farlo così, Colin non si sarebbe lamentato. Voleva solo che per Jared andasse bene. Quando sentì il rumore familiare dell’apertura di una bottiglia di gel lubrificante, sì girò e afferrò con violenza la mano di Colin per fermarlo.
“No!Dimentichi che…io sono pronto, va…va bene così”.
Se Colin doveva farlo, allora sarebbe stato meglio farlo affrettare. Secondo la sua esperienza, il modo più veloce era anche il migliore; non avrebbe sentito troppo dolore, e la sua mente si sarebbe intorpidita subito dopo la prima spinta. Dopo ciò, Jared poteva annullarsi nel ritmo dettato da Colin, ed aspettare finché non avesse finito.
Così si sollevò sulle proprie gambe e braccia, a gattoni, ed iniziò a spingersi contro Colin in un tentativo masochistico per farlo cominciare. Continuò con una certa insistenza e irruenza, e nel sentire la grande eccitazione di Colin, gi si seccò la gola. Chiuse gli occhi, e prego che sarebbe finita presto. Molto presto.
Ciò che era rimasto della razionalità di Colin cercava di dirgli che non c’era nulla tra loro due, nessuna scintilla, nessuna atmosfera speciale, era la stessa cosa che avrebbe potuto ottenere dall’avventura insignificante di una notte. Ma ormai era troppo tardi per fermarsi, il suo corpo glielo ricordava, semmai lo avesse voluto.
Così mordendosi le labbra, senza troppi preamboli, lo afferrò e lo penetrò con una spinta profonda.
“Dio…” gemette Jared, sembrava troppo piacevole per essere vero.
Jared lasciò cadere la sua testa fra le braccia e si spinse più che poteva contro Colin.
Doveva aver fatto male a Jared, ne era sicuro - ma tuttavia non sentiva esternazioni di dolore o, di fatto, nessun altra reazione. Così decise di cambiare angolazione e cercare di trovare la sua prostata con piccole spinte, ma ancora non ebbe alcuna reazione da parte di Jared, fatta eccezione per una lieve tensione tra i muscoli della schiena.
“Più forte!” sospirò ad un certo punto Jared. Colin allora obbedì, aumentando il ritmo delle spinte, ancora incerto sul potergli procurare dolore.
Jared si aggrappò alle coperte e cercò di spingere ancora di più. Colin nel frattempo era tutt’altro che eccitato, la mancanza completa di reazioni sincere lo stava spegnendo.
‘Se non fosse stato per la lunga astinenza, e per il bel corpo di Jared sotto di lui…’
Scosse la testa mentre faceva questi pensieri…pensava che quello che stava succedendo stava accadendo in un modo troppo forzato, troppo animalesco, non provò nemmeno ad accarezzare i capelli di Jared o la sua schiena, non era niente più che una scopata.
“Più forte! Ti prego, più forte!” Jared implorò improvvisamente, respirando affannosamente mentre tremava.
‘A quel punto era davvero abbastanza!’ pensò. Mentre afferrò i fianchi di Jared, smise di muoversi, si tirò fuori e si sfilò il preservativo.
“Vuoi che ti uccida?” disse Colin.
Senza forze e sostegno Jared ricadde sulle coperte. “Perché no?” rispose con la voce soffocata dal cuscino. Ma era solo una frase, niente di più, “Non puoi uccidere qualcuno con il sesso” continuò, girandosi per guardare Colin che era seduto sul bordo del letto e lo fissava intensamente.
Il suo sguardo era punto interrogativo. La sua delusione si trasformò in rabbia quando vide che Jared era completamente inerte.
‘Dio, era dannatamente stupido!Cosa ci faceva lì?! Credeva davvero che Jared avrebbe smesso di comportarsi come una prostituta soltanto perché in quel momento giaceva nel suo letto?’
“Pensavo che era quello che volevi” borbottò Jared, guardandolo confuso.
“Non così” rispose Colin completamente scoraggiato; ma Jared non riusciva a capire cosa c’era di sbagliato.
“Volevo che anche tu ti divertissi, che provassi piacere. Hai mai fatto sesso con qualcuno perché lo volevi? Hai mai fatto…” si fermò per un secondo, perché suonava così ridicolo “ hai mai fatto l’amore?”
“C’è una differenza?”
‘Tu di solito menti, e lasci fare a loro quello che vogliono fare…perché cos’altro dovrebbe essere?’ pensò.
Non aveva mai compreso cosa molta gente trovava di tanto speciale nel fottere. Era semplicemente un lavoro, nessuno diceva che avrebbe dovuto divertirsi dopotutto, e nessuno se lo aspettava. Lui era una bella bambola con cui giocare, quale differenza sarebbe dovuta esserci tra il volerlo e l’essere obbligati a volerlo?
Colin sgranò gli occhi profondamente sorpreso, si alzò per cercare i suoi boxer, e lasciò Jared sul letto.
“Ti ho detto che è meglio se dormo su quel maledetto divano” borbottò mentre si vestiva, pronto per uscire dalla stanza. All’improvviso Jared sentì uno strano desiderio di fermarlo, tenerlo. Non sarebbe stato giusto se Colin lo avesse lasciato in quel modo.
“Qual è la differenza? …Tra volere e non volerlo?”
Mentre lo guardava attentamente, Colin sospirò e sorrise dolcemente “vuoi che te la mostri?”
Succhiandosi il labbro inferiore, Jared annuì con la testa e si spostò quando Colin salì di nuovo sul letto, abbastanza vicino a lui da riuscire a sentire il suo caldo respiro sulla pelle.
“Per prima cosa” disse Colin sogghignando “ ci toglieremo quella maglietta”.
“Ma…” Jared fu messo a tacere dalle dita di Colin premute contro le sue labbra.
Si lasciò togliere la maglia da Colin, e si sentì subito in imbarazzo, ‘non era necessario essere nudo, vero?’
Le mani di Colin arrivarono sul suo volto, toccarono il suo mento con cura, avvicinò poi il suo viso e catturò le sue labbra per un piccolo bacio. Jared voleva tirarsi indietro ma Colin lo strinse un po’. Lentamente leccò i suoi denti per chiedergli il permesso di entrare in quel dolce tepore. Poté così ancora sentire il sapore del miele e del tè quando iniziò a giocare con la lingua di Jared.
Sorprendentemente, Jared ebbe il coraggio di partecipare al gioco, lasciando sfuggire a Colin un piccolo gemito.
“Delizioso” mormorò quando si separarono per prendere un po’ d’aria. Sarebbe stato carino e attento, Jared aveva bisogno di sapere quanto poteva essere meraviglioso. Non era sicuro di voler sapere come i clienti di solito trattavano Jared, ora che aveva scoperto il suo lato passionale, e l’intensità con cui il suo corpo reagiva ad ogni piccolo tocco con le mani, con la lingua, con il suo respiro sulla pelle. Strisciò giù alla fine del letto, trascinando Jaredcon lui, ancora un po’ confuso.
“Dimmi solo se ti piace quello che faccio” disse con tono rassicurante, e si mise a sedere sulle sue cosce. Colin fece scivolare le sue mani lungo il petto di Jared, fino allo stomaco, poi ancora sotto l’ombelico. Il suo respiro così divenne debole.
Colin sorrise e scese a baciarlo ancora, questa volta Jared aprì la bocca di sua iniziativa e la sua lingua incontrò quella di Colin prima che potesse iniziare a stuzzicarlo di nuovo. Sorridendo contro le sue labbra, si sentì più a suo agio, sentendosi ricambiato per quello che stava facendo.
Continuò a scorrere con le labbra sul collo di Jared, dove poté sentire la vena nella gola, il pulsare del battito contro la sua bocca, lo baciò proseguendo poi verso il basso. Mentre Colin mordicchiava dolcemente una sua spalla, sentì un lieve sussulto sfuggire a Jared, così andò avanti, fermandosi all’altezza dei capezzoli. Erano già turgidi; Colin ne succhiò uno facendo trattenere a Jared il respiro. Dopo avvicinò le sue mani per accarezzare e giocare con l’altro capezzolo.
“Va bene?” chiese Colin.
Jared annuì soltanto. Era molto confuso per quelle strane e nuove sensazioni che avvertiva nel suo stomaco. Tutto il suo corpo stava vibrando, il suo cuore batteva sempre più veloce, ed il fiato era bloccato nei polmoni. Respirava pesantemente e non sapeva a cosa pensare. Si trattava di qualcosa di nuovo, così bello, così diverso da tutto quello che aveva sperimentato da quando aveva perso la verginità. Beh, il sesso era il suo lavoro, non c’era niente di buono in questo, ma quello che Colin stava facendo in quel momento non aveva mai pensato che potesse esistere. Quelle sensazioni nello stomaco, e quei piccoli e dolci suoni che Colin emetteva mentre giocava con il suo corpo come se fosse uno strumento musicale…era in qualche modo come ritornare nel suo posto segreto.
Nel frattempo la bocca di Colin aveva scoperto il suo ombelico, leccandolo delicatamente provocandogli un brivido che gli fece chiudere gli occhi. Ansimò quando la sua lingua iniziò cautamente a spingere nell’ombelico, dandogli un’idea di quello che sarebbe successo dopo. Con una delle sue mani, Colin giunse a massaggiare il suo sesso, che lentamente s’induriva. Proprio allora si sentì particolarmente bene tra le braccia di Colin, per essere da lui guidato e accudito. Ma era anche spaventato, non voleva di nuovo diventare insensibile quando Colin lo avrebbe penetrato, voleva mantenere quei sentimenti e non fuggire nel suo piccolo mondo, come faceva sempre. Colin non sarebbe diventato terra fradicia sulla sua bara, ma lo avrebbe trattato come nessun altro aveva mai fatto.
Realizzò che non sarebbe durato a lungo quando Colin iniziò ad usare le sue dita di gran talento. Jared rimase a bocca aperta e girò la testa di lato, premendola contro il cuscino. Diavolo, si sentiva così diverso da tutte le altre volte che avevano afferrato il suo sesso per stringerlo o farci ciò che volevano. Colin lo accarezzava delicatamente e lo stava facendo eccitare con un piacere sempre crescente. Era passato troppo tempo per ricordare l’ultima volta che era stato stimolato così tanto per potersi eccitare - forse aveva quattordici anni?
Gli occhi di Jared ormai erano saldamente chiusi, e sembrava essere eccitato abbastanza per andare oltre. Anche Colin ovviamente lo era, la sua testa fluttuava, smise di leccare e assaporare Jared, per aprirgli le gambe, così da potersi sistemare tra di esse.
Completamente eccitato, Colin si prese un momento per guardare Jared che era sdraiato, pronto e bellissimo di fronte a lui. Aveva l’aspetto di qualcosa di piccolo e fragile, come se fosse di vetro. Fece scivolare le mani sul suo petto di nuovo, sulle spalle, sulle braccia, poi ancora sul torace, toccando le costole per finire intorno all’ombelico.
Jared ansimò ed alzò la testa, aprendo gli occhi per fissare Colin. A malapena riusciva a distinguere il colore dei suoi occhi, le pupille erano così dilatate che sembravano stagni profondi, pieni di adorazione. Jared si morse le labbra per lo spettacolo.
Così si avvicinò ed iniziò a toccare Colin, accarezzandogli il petto disse ”Voglio…”
Ma Colin gli prese le mani, le intrecciò con le sue, e si baciarono; poi lentamente scese giù con la bocca aperta. Jared realizzò quello che Colin stava per fare e scosse subito la testa.
“No!” disse alzando la voce.
Tuttavia Colin non gli prestò attenzione, fece scorrere la bocca sul suo sesso caldo ed eccitato, il più in basso possibile.
“No!” ripeté Jared, anche se Colin lo aveva già sentito.
Lui non si sarebbe fermato nemmeno se Jared avesse cercato di cacciarlo via - sapeva che Jared non voleva dire in realtà quello che stava dicendo. Usando inizialmente le labbra, iniziò lentamente e con ritmo regolare, ad assaporare ciò che Jared gli stava offrendo più o meno involontariamente.
‘Dio, come diavolo sarebbe dovuto scappare? No, non doveva fuggire, ma restare, restare e ancora restare. E ne aveva bisogno di più. Non fermarti, ti prego, non farlo’ pensava Jared nel frattempo.
La sua mente non sapeva più ragionare nel modo giusto, le parole stavano cercando di fuoriuscire dalla bocca, ma si bloccavano, morivano nella gola.
La sua vista divenne bianca, grigia e viola… era totalmente stravolto e confuso. Non si era mai sentito così, indifeso ma nel senso buono; Colin aveva preso il controllo e lui si fidava, stava offrendo tutto se stesso proprio tra quelle braccia che lo tenevano dai fianchi.
Colin cominciò ad accarezzarsi, ormai dolorante ed in attesa di liberarsi. I suoi denti sfioravano ogni tanto il membro di Jared, stuzzicandolo. Con la sua mano libera riprese a massaggiarlo, facendolo gemere forte. Continuò così ancora ad occuparsi della bollente erezione, scorrendo su e giù, disegnando piccoli cerchi con la lingua…
Jared tremava con irruenza e riusciva soltanto a piagnucolare. Le mani sepolte nella coperta e la testa fra i cuscini, il sudore scintillava su tutto il suo corpo, riflettendo quella poca luce che c’era nella stanza in penombra.
Anche Colin si stava iniziando ad agitare, e stava diventando difficile per lui continuare, finché non avvertì le prime gocce di liquido di Jared farsi strada nella sua bocca. Così diede un’ultima leccata e sostituì la sua bocca con la mano, accarezzando entrambi i membri contemporaneamente.
Il corpo di Jared sembrava febbricitante, e sapeva che presto sarebbe venuto. Quando esplose, si tenne stretta la mano sulla bocca ma inutilmente perché non gli impedì di gridare il nome di Colin. Sentendolo anche Colin oltrepassò i limiti, liberandosi, e si accasciò vicino a lui, che stava ancora tremando. Il suo respiro era pesante e si mordeva le labbra.
Quando Colin tornò di nuovo in sé, si girò per raggiungere il cassetto e tirò fuori una manciata di kleenex. Si soffermò su Jared, che era ancora disteso, immobile a guardare il soffitto. Poi iniziò a pulirlo e a pulirsi, e gettò i fazzoletti sul pavimento. Jared era ancora tranquillo.
“ Stai bene? ” sussurrò Colin, con il respiro ancora affannato.
L’altro si voltò a guardarlo. “ Sarebbe questo che intendevi dire con ‘volerlo’, eh ? ” chiese seriamente. Ma Colin non riuscì a trattenere una risata, era troppo carino.
“Per il momento, si” rispose.
Beh, Colin era venuto senza essere necessariamente dentro di lui, ed era strano. Interessante, ma strano, nessuno lo aveva mai fatto prima. Nessuno lo aveva mai portato all’orgasmo così, e nessuno lo aveva mai toccato così. Non sapeva nemmeno che poteva eccitarsi anche se qualcuno gli leccava l’ombelico. E’ stata una bella sensazione, e stava ancora bene… bene con le sue scosse di assestamento, bene lì nel suo letto e bene lì accanto a Colin.
Non aveva mai pensato che potesse essere così bello, come lui aveva sempre desiderato.
Colin era venuto solo con le sue mosse e guardandolo, e non volle nemmeno esser toccato. Ed in qualche modo, era molto rassicurante vedere come Colin potesse reagire su di lui, ed aveva bisogno di farlo, anche solo per mostrargli quanto gli fosse grato.
Improvvisamente ci fu un movimento, si sentì ricoprire dalla calda coperta, rendendosi conto che effettivamente si stava raffreddando. Colin lo tenne stretto a sé dalla spalla e avvolse un braccio intorno alla sua vita. Jared automaticamente s’irrigidì, ‘vuole un secondo round?’ pensò e guardo verso di lui.
“Non sei stanco?” chiese Colin scherzosamente, continuando a disegnare cerchi con le dita intorno al suo ombelico, sotto la coperta.
“Sì, lo sono” rispose sinceramente, confuso su quali potevano essere le intenzioni dell’altro uomo.
Colin si scostò un po’ ed iniziò a leccargli il lobo dell’orecchio, sussurrandogli “ Girati di lato.”
Jared con esitazione, fece quello che gli aveva detto. Subito si sentì avvolto da Colin, con le sue braccia intorno alla vita, e di nuovo le dita sull’ombelico.
“Buonanotte” gli soffiò all’ orecchio.
Un brivido percorse tutto il corpo di Jared, che istintivamente si rannicchiò nel corpo caldo dietro di lui, sentendo la stretta presa di Colin - in qualche modo sentiva che tutto era perfetto. Quella cosa nera non c’era in quel momento, ma sarebbe ricomparsa, la notte stessa, e lui lo sapeva. Non era certo se dopo sarebbe andato con lei, ma la stretta di Colin era talmente rassicurante che non l’avrebbe lasciato andare quella notte.
Per la prima volta in quegli anni, Jared si sentì meravigliosamente al sicuro.
 
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ireneri
view post Posted on 10/5/2013, 13:14




Bello, bello, bello! La scena di sesso tra loro alla fine è stata curiosa, non classica e scontata, anzi e così facendo apre le porte a molte digressioni sul tema...parlando di sentimenti qui ne attingiamo a piene mani anche se ancora in forma accennata, come dei semi che pian piano stan fiorendo. Dolcissimo (e non solo) capitolo. Grazieeeee
 
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ralertine
view post Posted on 10/5/2013, 20:41




Concordo con ireneri! Nonostante la scena di sesso, il capitolo è dolcissimo e Jared fa davvero tenerezza. Ancora grazie alla nostra traduttrice! Sei troppo modesta, anche questa volta hai fatto un buon lavoro. Ciao alla prossima.
 
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walkonthemoon
view post Posted on 13/5/2013, 12:00




Care, grazie tanto per il sostegno ed il seguito :D
Spero di fare meglio nei prossimi capitoli e mantenere ancora viva l'attenzione sulla storia ;)
Alla prossima!!!
 
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ralertine
view post Posted on 13/5/2013, 19:20




Tranquilla! da parte mia la MASSIMA attenzione. Piuttosto spero che non sia tu a stancarti, perchè capisco il lavoro che c'è dietro ad ogni capitolo.
P.S Quando devo iniziare a corteggiarti per convincerti a tradurre anche il seguito? :D
Ciao a presto
 
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ireneri
view post Posted on 13/5/2013, 23:35




mi ci metto anchìio a corteggiare se serve ad avere il seguito..tra l'altro qsto Colin è una sorpresa: l'aver avuto un ragazzo cieco fa di lui un uomo davvero sensibile...sotto quei calli c'è tanto ammmore!
 
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ralertine
view post Posted on 14/5/2013, 19:00




CITAZIONE (ireneri @ 14/5/2013, 00:35) 
mi ci metto anchìio a corteggiare se serve ad avere il seguito..

Dopo ci mettiamo daccordo per le "sviolinate" :D
Ciao
 
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walkonthemoon
view post Posted on 16/5/2013, 16:41




Wow! non posso che essere lusingata per l'opera di incoraggiamento, ottimo carburante per lo sviluppo del racconto, perciò continuate a corteggiarmi ;) !
grazie ancora,e a presto!
:D
 
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7 replies since 9/5/2013, 16:16   285 views
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